Chi siamo

Specialista in Andrologia e Urologia

Primario emerito


Prof. Alberto Roggia, medico-chirurgo, Specialista in Urologia, Chirurgia Pediatrica, Chirurgia Plastica ed Idrologia Medica.

Perfezionato anche in ANDROLOGIA, CHIRURGIA ANDROLOGICA E MICROCHIRURGIA ANDROLOGICA, SESSUOLOGIA.

Direttore dell’Unità Operativa di UROLOGIA dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, e direttore dell’Unità funzionale di ANDROLOGIA ed UROLOGIA PEDIATRICA sempre all’Ospedale di Gallarate fine ad aprile 2013, mentre ora è Primario Emerito.

Inoltre il Prof. Roggia è Direttore del Centro Specializzato della Chirurgia della Prostata e del Centro specializzato di Laser-chirurgia urologica, attivati presso l’ Ospedale di Gallarate fino ad aprile 2013, mentre ora è Primario Emerito.

Il Prof. Roggia è docente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia quale professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Urologia della stessa Università di Pavia dove svolge un corso integrativo di Andrologia, Impotenza, Disfunzioni Erettili e Disfunzioni sessuali maschilidall’ anno accademico 1998/99 all’anno 2015/16.


La rivista CLASS ha classificato la Unità d Urologia dell’Ospedale di Gallarate diretta dal Prof. Roggia come una delle venti migliori Urologie Italiane con eccellenza nella chirurgia mini-invasiva prostatica, urologia oncologica, chirurgia endoscopica e la microchirurgia uro-andrologica.

Il Prof Alberto Roggia ha effettuato più di 15.000 interventi chirurgici di urologia, urologia oncologica, urologia pediatrica, andrologia: ha pubblicato più di 230 articoli scientifici su riviste specializzate nazionali e internazionali, ed inoltre ha pubblicato due libri monografici sulle patologie prostatiche.


RAI UNO e RAI DUE (sia nelle rubriche UNO-MATTINA, TG2-SALUTE, MEDICINA 33) hanno molte volte intervistato il Prof. Roggia sulle cure più moderne nelle malattie della prostata, con specifico riferimento alla chirurgia mini-invasiva endoscopica dello ingrossamento benigno della prostata e alle tecniche più moderne nella chirurgia radicale del tumore maligno prostatico.


In particolare, “ Medicina 33” di RAI DUE, diretta dal Dott. L. Onder, ha trasmesso recentemente (dicembre 2009 e giugno 2011) interventi chirurgici radicali nel tumore prostatico effettuati direttamente dal Prof. A. Roggia presso l’Ospedale di Gallarate con microscopi e lenti telescopiche che consentono l’utilizzo di strumentazione di altissima precisione e delicatezza (sono chiamati appunto strumenti “da gioiellere”) sugli apparati sfinteriali e sui fasci vascolo-nervosi adibiti alla erezione: ciò consente di ridurre al minimo il rischio di incontinenza urinaria ed impotenza dopo l’intervento chirurgico.


Una recente pubblicazione scientifica sulla rivista JAMA (una delle riviste mediche più quotate negli Stati Uniti), sulla base di una vastissima esperienza di ben 8837 tumori prostatici sottoposti a chirurgia radicale nei 14 più qualificati Centri Urologici del Nord-America, segnala infatti che l’incontinenza urinaria è purtroppo presente nel 15,9% dei pazienti sottoposti a chirurgia mini invasiva (sia con robot che con laparoscopia) mentre l’incontinenza sarebbe del 12,2% nella chirurgia a cielo aperto cosiddetta classica-tradizionale. Da ciò è nata l'esigenza di ricercare altre tecniche che possano ben ridurre il rischio della incontinenza e impotenza: tecniche ovviamente di altissima precisione che possano consentire i migliori risultati sul mantenimento della minzione normale senza perdite di urina. Si è constatato come la tecnica che permette  ( tramite sistemi di ingrandimento con lenti telescopiche o microscopi frontali e quindi l’utilizzo di strumentazione delicatissima e finissima, chiamata appunto ”da gioielliere”) di risparmiare e conservare con massima precisione gli sfinteri, consenta risultati del tutto significativi e degni di attenzione. Infatti la chirurgia realizzata con tale tecnica (che si può paragonare ad una microchirurgia perché utilizza mezzi di ingrandimento della visione del campo operatorio e strumentazione apposita definita anche da “gioielliere”), consente la massima precisione e delicatezza sulle strutture anatomiche più fini e quanto mai importanti (definite appunto “nobili”) rappresentate soprattutto dagli sfinteri, dal collo vescicale e “continuum epiteliale vescico-prostatico”, muscolo retto uretrale, fascietti vascolo-nervosi adibiti all’erezione, ecc…

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    Da ciò, succintamente, emerge come oggigiorno la chirurgia di grande precisione e pressoché microchirurgica sulle strutture “nobili” come il” collo” vescicale (conservazione del “continuum epiteliale vescico-prostatico”, confezionamento del doppio sfintere secondo Malizia Pagano, recupero del muscolo retto-uretrale e rabdosfintere, ecc…) permetta di mantenere una normale minzione senza perdite di urina nel 92-95% dei casi, per cui la incontinenza urinaria non è più del 12-15,9%, ma scende al 5-8% dei casi.


    Per tal motivo RAIDUE nella rubrica “MEDICINA 33” il giorno 15 giugno 2011 ha voluto nuovamente accendere i riflettori sulla Urologia dell’Ospedale di Gallarate trasmettendo un intervento chirurgico effettuato dal Prof. Roggia con lenti telescopiche e strumenti microchirurgici “da gioielliere” in un caso di asportazione radicale del tumore prostatico.


    Una precisazione è però doverosa per non generare incomprensioni interpretative tra la parola “chirurgia mini-invasiva” e la parola ”chirurgia con strumentazione delicata e fine da gioielliere” (la stessa che si usa nella microchirurgia): infatti le due parole non indicano affatto la stessa metodica chirurgica! Per chirurgia mini-invasiva prostatica (sia laparoscopica che robot), si intende una tecnica che prevede di operare organi interni (prostata, ma pure polmone, tiroide, colecisti ,fegato, utero, ovaie, pancreas, ecc…) utilizzando piccoli ”fori” sulla parete esterna dell’addome attraverso i quali si introducono strumenti chirurgici appositi per poter effettuare lo intervento che viene trasmesso su un monitor televisivo (ciò vale sia per la chirurgia video-laparoscopica, sia per la chirurgia con robot): cioè in pratica nella chirurgia del tumore alla prostata realizzata con tecnica laparoscopica o con robot, si effettuano alcuni fori sull’addome, anziché una sola incisione con bisturi posta verticalmente nella parte bassa dell’addome. Attraverso questi fori (chiamate”porte”, in quanto porte di ingresso degli strumenti chirurgici) si introducono nell’addome strumenti appositi laparoscopici. In pratica la chirurgia mini-invasiva è riferita alla via di introduzione degli strumenti attraverso la parete addominale (cioè fori di 1-1,5 centimetri anziché una sola incisione con bisturi di 12-14 centimetri) e non riguarda assolutamente la tecnica operatoria “interna, nell’addome” sulla prostata, anche se sempre chirurgia di precisione.


    Invece la parola ”chirurgia con strumentazione delicata da gioielliere” riguarda soltanto e specificatamente la tecnica operatoria di intervento sulla prostata, realizzata appunto mediante telescopi e microscopi frontali di ingrandimento per permettere all’urologo-operatore la migliore visione al fine di consentire l’uso appropriato strumenti finissimi “da gioielliere” sui delicatissimi sfinteri della continenza. E’ evidente al lettore come sia importante e determinante, sui risultati a distanza e permanenti dell’intervento, che la tecnica sia di massima precisione per mantenere anzitutto la continenza delle urine con normale getto minzionale, e per ridurre la percentuale di impotenza.


    Da segnalare però al lettore che TUTTE LE TECNICHE operatorie sopra citate, sia mini-invasive (come la Laparoscopia e la chirurgia con Robot), sia con taglio chirurgico sull’addome, cioè cosiddette “classiche “(che possono essere “tradizionali”, oppure con moderno uso di strumentazione finissima da gioielliere e lenti telescopiche/microscopi frontali), CONSENTONO GLI STESSI E MEDESIMI RISULTATI DI GUARIGIONE DAL LATO STRETTAMENTE ONCOLOGICO: ciò significa che ai fini della asportazione radicale e completa della prostata affetta da tumore, tutte le tecniche danni gli stessi risultati di guarigione totale  (circa 96-98 % dei casi, se ovviamente il tumore è localizzato ancora entro la prostata stessa) e non c’è la supremazia di una tecnica sull’altra: la varie tecniche si differenziano invece, come sopra ricordato e segnalato, per la durata del ricovero ospedaliero e per i risultati sulla continenza delle urine e sulla attività sessuale.


    Altre volte RAIUNO e RAIDUE hanno intervistato il Prof. Roggia sulla chirurgia con il laser Tullio Yag nell’INGROSSAMENTO BENIGNO DELLA PROSTATA (noto anche col nome di ADENOMA prostatico)  trasmettendo pure interventi chirurgici con suddetto laser direttamente dalla sala Operatoria Urologica dell’Ospedale di Gallarate.


    Oggi si puo’ affermare che con l’uso di laser e moderni resettori “bipolari“ si possono operare per via naturale uretrale “endoscopica mini-invasiva” (e pertanto senza tagli chirurgici esterni sull’addome) tutte le prostate ingrossate benigne (chiamate scientificamente con il termine di iperplasia, o ipertrofia, o adenoma) anche se di grandissime dimensioni, e pertanto con peso superiore ai 120 -150 grammi, evitando sempre la chirurgia con taglio chirurgico sull’addome con bisturi (chiamata appunto a ”cielo aperto”): l’intervento per via naturale endoscopica, e quindi mini- invasivo, non è doloroso come invece nella tecnica classica ”a cielo aperto”, ed i rischi di complicanze serie (come l’embolia polmonare) sono decisamente ridotti al minimo rispetto alla chirurgia classica tradizionale con taglio chirurgico.

Si consiglia al lettore di consultare i seguenti tre siti  dove potrà trovare dettagliati articoli, anche illustrati da foto e figure a colori, su tutte le malattie urologiche , anche in età pediatrica (reni, vescica, testicolo etc), sulle malattie prostatiche benigne e maligne, e sulle malattie sessuali ed andrologiche:


Il lettore potrà trovare la indicazione alla diagnosi e terapia medica o chirurgica delle malattie del rene, uretere, vescica, testicolo, dalla calcolosi alla colica renale, alle infiammazioni, ai tumori; inoltre tutte le patologie della urologia pediatrica, dal testicolo non disceso, alla fimosi, alle infezioni delle vie urinarie, ipospadia, idronefrosi, stenosi del giunto, enuresi notturna, ecc…

Il lettore potrà trovare tutto quanto riguarda le malattie prostatiche, dalle infiammazioni, all’ingrossamento benigno prostatico, alla cure più attuali del tumore prostatico, ed come effettuare la prevenzione e diagnosi precoce del tumore alla prostata; inoltre tutte le cure dello ingrossamento benigno prostatico, sia mediche-farmacologiche che chirurgiche mini-invasive endoscopiche con laser o con resettori bipolari.

Il lettore troverà indicate tutte le malattie a carico degli organi genitali maschili, con particolare riferimento ai disturbi sessuali, alla eiaculazione precoce, al difficoltoso mantenimento della erezione, all’impotenza, al pene piccolo, al pene corto o incurvato, alla induratio penis plastica, alla fibrosi dei corpi cavernosi, al varicocele, alle cisti del testicolo, all’idrocele, al testicolo ritenuto e non disceso nello scoto, alla infertilità e sterilità.

è possibile consultare anche il sito www.andrologiadisfunzionierettili.it

Per visite specialistiche private di Urologia, Urologia Pediatrica ed Andrologia

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Como - Urologia Ospedale Valduce

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